Trovati in Perù insediamenti umani stabili risalenti a 15.000 anni fa
Erano sotto un sito cerimoniale i resti di un insediamento stabile e organizzato: una scoperta che contribuisce a ridisegnare la storia delle migrazioni umane.
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il pigmento di origine vegetale usato per tingere i jeans. | Photo courtesy of Lauren A. Badams
Tom Dillehay, un archeologo della Vanderbilt University di Nashville (USA) a capo della ricerca, voleva analizzare inizialmente soltanto la piramide. Ma i geologi della sua spedizione erano interessati a studiare la piattaforma di terra sotto al cumulo, e per farlo hanno dovuto scavare per 5 anni. Portando così alla luce i resti di una delle più antiche occupazioni umane scoperte nelle Americhe.
Prima del previsto. Fino a poco tempo fa si pensava che i primi americani avessero raggiunto l’interno degli odierni Stati Uniti 13 mila anni fa, dopo essere passati dalla Siberia all’Alaska e fino in Canada, approfittando dell’assenza di ghiacci. Tuttavia alcune scoperte in Cile hanno spinto a ipotizzare che già 14.500 anni fa gli umani si fossero spinti fino al Sud America, muovendosi lungo la costa del Pacifico.
Pescatori e raccoglitori. Il ritrovamento di Huaca Prieta sembra avvalorare questa ipotesi, perché narra di una cultura stabile, che conosceva bene il territorio e lo sapeva sfruttare nella pesca e nell’agricoltura. Semplici e affilati strumenti in pietra, ricavati da ciottoli trovati sulla spiaggia, servivano da rasoi multifunzione, per aprire bivalvi e tagliare piante.
Si mangiavano avocado, zucche, molluschi, uccelli e le creature marine lasciate dalle inondazioni costiere sulla spiaggia, nelle piscine create sul bagnasciuga (come si fa da queste parti ancora oggi). A quel punto non era nemmeno necessario pescare, come conferma l’assenza di arpioni e reti da pesca tra i reperti. La complessità di alcuni artefatti, in particolare quelli tessili e le ceste, testimonia la presenza di una popolazione di livello tecnologico piuttosto avanzato.