La prima nuova sfumatura del colore blu scoperta in laboratorio da oltre due secoli è quasi pronta per le matite colorate: bisogna però trovare un nome migliore di “YInMn”. www.focus.it
Nel 2009 Mas Subramanian, chimico della Oregon State University, fece parlare di sé per la scoperta della prima nuova tonalità di blu in 200 anni. Il pigmento, chiamato YInMn in virtù della sua composizione chimica (un mix di ossidi di ittrio, indio e manganese), fu ottenuto quasi per errore mescolando i tre elementi in un forno.
Il risultato di quell’errore è una bella sfumatura brillante che presto sarà a disposizione di tutti. La Crayola ha infatti deciso di produrre matite colorate di questa tinta entro la fine del 2017.
Subramanian con il “suo” blu, in laboratorio. Oregon State University
«Il colore è parte dello spettro, tecnicamente non si può scoprire. Si può però scoprire un materiale che è di un determinato colore», precisa Subramanian. L’ultimo pigmento blu prima del 2009 era stato trovato dal fisico francese Louis Jacques Thenard, scopritore del blu cobalto, nel 1802.
Destinato a durare. Essendo ottenuto ad alte temperature il blu YInMn è un composto molto stabile. Non reagisce e non cambia se scaldato, raffreddato o mischiato con acqua o sostanze acide. È considerato un pigmento inorganico complesso, nel senso che non esiste in natura – come il blu oltremare, che deriva dai lapislazzuli – ma è ottenuto da un mix di metalli combinati a ossigeno.
Ora se ne sta testando la tossicità (il cobalto per esempio è tossico, se ingerito in grandi quantità). Ottenuta l’approvazione della Food and Drug Administration, si potrà procedere alla produzione.