Scoperto l’incredibile segreto dei funghi bioluminescenti
Questi straordinari organismi, possono cambiare colore mischiando luciferina, luciferasi e ossigeno
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Più di 100 anni fa, il naturalista George Gardner vide dei bambini brasiliani che giocavano per strada con quelle che subito pensava fossero lucciole giganti, ma che si rivelarono dei grossi funghi luminosi che vennero chiamati Neonothopanus gardneri e che sono la prima di una serie di funghi bioluminescenti .
Ora un team di ricercatori russi brasiliani e giapponesi descrive nello studio “Mechanism and color modulation of fungal bioluminescence”, pubblicato su Science Adances, il composto che dà i funghi la loro luminescenza e ha capito come è fatto.
La sostanza si chiama oxyluciferin, fino a poco tempo fa era un mistero. Anche se gli scienziati studiano i funghi bioluminescenti dai tempi di George Gardner, fino al 2015, quando lo studio “Circadian Control Sheds Light on Fungal Bioluminescence” pubblicato da un team di ricercatori brasiliani e statunitensi su Current Biology, ha rivelato che i funghi utilizzano i composti di luciferina, trovati anche in animali marini e piante bioluminescenti, per attirare coleotteri, mosche, vespe e formiche che contribuiscono a diffondere spore dei funghi, in modo che si possano riprodurre e colonizzare nuove aree della foresta.
La Luciferina, insieme al suo enzima, la luciferasi, e all’ossigeno, rilascia la luce che illumina i funghi. Il percorso luciferina-luciferasi era stato ben caratterizzato negli insetti bioluminescenti, nei batteri e in alcuni animali marini, ma non nei funghi. Il nuovo studio spiega come fanno a farlo anche i funghi.