Le inondazioni costiere rischiano di raddoppiare!

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Le inondazioni costiere rischiano di raddoppiare!

L’aumento del livello del mare potrebbe raddoppiare i fenomeni di inondazione di varie regioni costiere del mondo. Un aumento fra i cinque e dieci centimetri farebbe sentire il proprio effetto sulle regioni tropicali, ma con valori maggiori sarebbero interessate anche le latitudini più alte
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Anche un aumento moderato del livello del mare potrebbe raddoppiare la frequenza degli eventi di inondazione costiera in molte regioni del mondo, in particolare in quelle tropicali.

Ma un aumento più significativo si ripercuoterebbe allo stesso modo anche sulle località costiere alle alte latitudini. È la conclusione di uno studio effettuato da ricercatori dell’Università dell’Illinois a Chicago e dello US Geological Survey che firmano un articolo su “Scientific Reports”.

Le inondazioni costiere si verificano quando si sommano più fattori simultanei – a scala regionale, come le onde di tempesta e l’alta marea, o a scala globale, come El Nino e l’Oscillazione decadale del Pacifico – determinando un rapido innalzamento locale del livello del mare.

La previsione di questi eventi è difficile perché gli effetti su una particolare zona costiera dipendono, tra l’altro in modo non lineare, anche da fattori locali come la struttura della costa e la velocità di innalzamento del fondale marino.

Rischio raddoppio per le inondazioni costiere

Age Fotostock / AGF

Anche l’aumento del livello del mare legato al riscaldamento climatico è destinato a incidere sulla frequenza delle inondazioni costiere. E secondo Sean Vitousek, primo autore dello studio, e colleghi, i valori proposti sulla base degli attuali modelli previsionali sono assai sottostimati.

Questi modelli infatti non tengono conto delle onde di grandi dimensioni che in alcune regioni si presentano periodicamente anche al di fuori di una tempesta. Inserendo anche questo fattore in un modello previsionale basato sulla cosiddetta teoria dei valori estremi – un metodo statistico per quantificare la probabilità di ritorno di eventi eccezionali – i ricercatori hanno ottenuto un quadro decisamente più preoccupante.

Hanno scoperto

che un aumento del livello del mare dai cinque ai dieci centimetri, che secondo la maggior parte delle proiezioni dovrebbe realizzarsi tra il 2030 e il 2050, raddoppierebbe il rischio di inondazioni in gran parte dell’Oceano Indiano e dell’Oceano Pacifico tropicale, interessando grandi aree metropolitane come quelle di Mumbai e Kochi, in India, Abidjan, in Costa d’Avorio, ed Espírito Santo-Grande Vitoria, in Brasile.

Aumenti al di sopra dei dieci centimetri inizierebbero poi a far sentire il loro effetto anche nelle regioni situate a latitudini più alte, in particolare lungo la costa occidentale del Nord America, interessando via via Los Angeles, San Francisco, Vancouver e Seattle, e le regioni dell’Europa che si affacciano sull’Atlantico.

Le aree che risentirebbero in misura minore dell’incremento di questi fenomeni – tanto che il loro raddoppio non dovrebbe verificarsi se non per aumenti del livello marino superiori ai 15 centimetri – sono quelle dell’Oceano Pacifico nord-occidentale (al di sotto del Giappone) e quelle delle medie latitudini dell’Oceano Atlantico occidentale (Golfo del Messico e Caraibi).

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