Fulmini globulari, i più bizzarri, rari e imprevedibili
Il fenomeno è così raro e curioso tanto che in passato ne era stata messa in forse l’esistenza.
In Redazione Mario Giuliacci blog.meteogiuliacci.it
Ma tra tutti i fulmini i più bizzarri sono quelli globulari (denominati anche fire ballas), simili a vaganti palle di fuoco – ma senza emanazione di calore – in genere di colore arancione o rosso-arancione o bianco intenso, con un diametro di 20-30 cm, e che di solito di manifestano in presenza di nubi temporalesche.
Il fenomeno è così raro e curioso tanto che in passato ne era stata messa in forse l’esistenza. Ma oggi al riguardo non si nutrono più dubbi, dopo che è stato possibile riprodurlo in laboratorio.
Ma ecco alcune stranezze dei fulmini globulari:
attraversano, senza arrecare danni, lastre di ceramica;
si muovono in senso contrario alle correnti aeree;
prediligono i luoghi chiusi, ove entrano attraverso porte o finestre aperte ma, soprattutto dai camini, probabilmente per la presenza di gas ionizzati sulla colonna d’aria calda che esce dal camino stesso.
Non è pericoloso per l’uomo, a meno che se ne venga a contatto.
Un ragazzo, incuriosito dal fenomeno, lo colpì con un piede, provocandone l’esplosione. In un’altra circostanza la palla di fuoco, dopo essere entrata in casa attraverso il camino, avanzò lentamente nella stanza, quasi al livello del pavimento, fino a portarsi ai piedi di una persona lì presente. Poi salì fino all’altezza della sua testa ed infine ritornò nel camino, esplodendo con fragore.
Comunque anche i comuni fulmini hanno talvolta un comportamento imprevedibile.
In una falegnameria una folgore bruciò tutti i manici degli arnesi che, in duplice fila, erano stati riposti su una panca, ma lasciò indenne un mantello che era lì vicino.
Un blocco di pietra di un campanile, pesante un quintale, fu scaraventato da un fulmine a 55 metri di distanza.
Gioielli indossati da una signora fusero, volatilizzandosi all’istante, ma lasciarono indenne la malcapitata.
Un soldato USA nel 1943 rimase ermeticamente chiuso nel suo sacco a pelo, la cui cerniera metallica era stata fusa da una folgore.
Talvolta persone colpite dal fulmine si ritrovate completamente nude, con gli abiti a pezzi disseminati intorno, probabilmente a causa dell’improvviso forte surriscaldamento dell’aria contenuta nelle fibre tessili, con conseguente dilatazione esplosiva.
Tratto dal libro “Meteocuriosità” – A.Giuliacci, M.Giuliacci.