Filmate dall’ESA le “Scie di Von Karman” sul Lago di Bering, in Alaska (VIDEO)

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Filmate dall’ESA le “Scie di Von Karman” sul Lago di Bering, in Alaska (VIDEO)

Un fenomeno spettacolare, ma assolutamente non raro, causato da una turbolenza dell’aria che si genera quando una corrente viene interrotta da un corpo avente particolari caratteristiche
tratto da www.wired.it

La sonda Sentinel 3A dell’Agenzia spaziale europea ci regala le immagini dall’alto di uno dei luoghi più famosi dell’Alaska: il lago di Bering. Scattata lo scorso 26 marzo, la foto mette in luce i ghiacci stagionali del bacino, ben visibili nella porzione superiore e fondamentali per l’ecosistema dell’area: sul fondo, infatti, sono ricchi di alghe che, non appena la temperatura inizia a salire, vengono liberate e diventano un’importantissima materia prima per gli altri organismi, che se ne nutrono.

Cosa sono i vortici a destra dell’inquadratura? Il risultato di un fenomeno meteo tutto particolare, e chiamato scie di von Kármán,  un fenomeno piuttosto comune, una specie di turbolenza che si genera quando una corrente viene interrotta da un corpo dalle particolari caratteristiche che ne disturba il flusso, ben visibile nella trama regolare delle nubi come la traccia di un dito nello zucchero a velo

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La scia vorticosa illustrata dalle complicate equazioni elaborate da Karman ha una configurazione di scia caratterizzata dal distacco alternato di vortici che si verifica quando i flussi d’aria incontrano corpi poco aerodinamici (corpi che presentano un distacco marcato dello strato limite, altro concetto di alta scienza aerodinamica). Queste scie particolari possono essere osservate solo entro determinati valori di numero di Reynolds, cioè un valore che tra l’altro indica la viscosità di un fluido.

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Nelle condizioni favorevoli alla nascita del fenomeno si ha la formazione di due schiere di vortici una opposta all’altra: il centro dei vortici di una schiera corrisponderà al punto medio tra due vortici della schiera opposta. Tra l’altro, questi studi hanno spiegato perché calabroni e api riescono a volare, e sono risultati di fondamentale importanza per lo studio delle risonanze pericolose per i cavi che sostengono i ponti strallati investiti da venti forti, o per i periscopi dei sommergibili o le ciminiere industriali.

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