DISASTRO AMBIENTALE AMMESSO DALL’ENI IN BASILICATA: “SVERSATE 400 TONNELLATE DI PETROLIO, 6000 METRI QUADRATI CONTAMINATI”

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DISASTRO AMBIENTALE AMMESSO DALL’ENI IN BASILICATA: “SVERSATE 400 TONNELLATE DI PETROLIO, 6000 METRI QUADRATI CONTAMINATI”

Da agosto a novembre 2016 nel sottosuolo lucano c’è stata una “perdita” dal serbatoio D del Centro Oli della Val d’Agri. L’azienda l’ha confermato in un incontro al ministero dell’Ambiente, sostenendo che 210 tonnellate sono state già recuperate. Angelo Bonelli dei Verdi: “Disastro”
tratto da www.ilfattoquotidiano.it

Quattrocento tonnellate di petrolio sversate nel sottosuolo lucano da agosto a novembre 2016. Eni ammette le cifre di quello che potrebbe essere un disastro ecologico, rispondendo alle domande di Giuseppe Lo Presti della Direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali del ministero guidato da Gian Luca Galletti. È quanto accaduto giovedì, durante un tavolo tecnico convocato dal governo sulla questione inquinamento del Cova (centro oli della Val d’Agri) di Viggiano, in provincia di Potenza. A Roma c’erano anche la Regione Basilicata con l’assessore Francesco Pietrantuono, Ispra, Arpa Basilicata e Unmig per conto del ministero dello Sviluppo Economico.

Il greggio fuoriuscito, però, non è quello del serbatoio A del Centro Oli, come emerso fino ad oggi, ma quello del serbatoio D. Il Cova è fermo dal 18 aprile, quando una delibera regionale chiese lo stop degli impianti a fronte “delle inadempienze e dei ritardi” della compagnia rispetto “alle prescrizioni regionali”. Stando a quanto riferito dalla Regione Basilicata durante l’incontro, Eni avrebbe anche spiegato che la contaminazione interesserebbe “seimila metri quadri circostanti il Cova”. L’azienda in serata ha precisato che delle 400 tonnellate, 210 sarebbero già state recuperate.

E mentre si attende la fine di maggio per il termine dei lavori di messa in sicurezza dell’area, il caso diventa “di rilevante interesse nazionale”. In un comunicato del ministero dell’Ambiente si legge che “Ispra e Arpa Basilicata condurranno nei prossimi giorni, con la piena disponibilità di Eni, un’ispezione straordinaria nel Centro Olio Val d’Agri di Viggiano per verificare le azioni poste in essere dall’azienda per far fronte alla situazione di emergenza che si è creata a seguito dello sversamento di idrocarburi”. La Regione Basilicata, però, è preoccupata e fa sapere che allo scadere dei termini di stop degli impianti del Cova si valuterà come procedere: la paura di un danno irreparabile è forte. “La falda è sicuramente già inquinata – dice il senatore del M5s Vito Petrocelli – più di un mese fa denunciai la fuoriuscita di greggio. Parlai di 200 tonnellate allora, oggi sappiamo che era molto di più”.

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