REGO GRANDE: CHI HA ERETTO LA “STONEHENGE” DELL’AMAZZONIA ERA MOLTO PIU’ AVANZATO DI QUANTO IMMAGINIAMO

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REGO GRANDE: CHI HA ERETTO LA “STONEHENGE” DELL’AMAZZONIA ERA MOLTO PIU’ AVANZATO DI QUANTO IMMAGINIAMO

Un cerchio di pietra megalitico in Brasile di mille anni fa, indica che le civiltà antiche dell’Amazzonia erano più sofisticate di quanto si pensasse. Secondo i ricercatori, la disposizione insolita delle pietre poteva essere utilizzato come luogo di culto, così come per le osservazioni astronomiche relative ai cicli delle colture.
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Un cerchio di pietra megalitico in Brasile suggerisce che i popoli indigeni dell’Amazzonia potrebbero essere stati più sofisticati di quanto creduto fino ad oggi.

Rego Grande, nota come la ‘Stonehenge dell’Amazzonia’, si trova nello stato di Amapà, vicino alla città di Calcoene e prende il nome da un vicino torrente.

Secondo gli archeologi, la disposizione insolita delle pietre potrebbe essere stata utilizzata come luogo di culto e per le osservazioni astronomiche legate ai cicli dell’agricoltura.

Il cerchio misura circa 30 metri di diametro ed è composto da 127 grossi blocchi di granito disposti in posizione eretta. Ciascuno dei blocchi si erge fino a 4 metri di altezza e pesa diverse tonnellate.

Le pietre sembrano modellate in maniera irregolare, ma qualcuno ci ha visto l’abbozzo di animali, come un cavallo, e il profilo di un volto umano.

La roccia sulla sinistra rappresenta il profilo di un volto umano?

Il cerchio sembra essere stato disposto in coincidenza del solstizio d’inverno, quando il sole è più basso. L’ombra di uno dei blocchi, infatti, scompare quando il sole si trova direttamente sopra di esso.

Il sito fu scoperto dal naturalista svizzero-brasiliano Emil Goeldi alla fine del 19° secolo, ma non attirò l’attenzione degli archeologi del tempo.

La ‘riscoperta’ dei megaliti si deve al signor Lailson Camelo da Silva, come racconta Simon Romero sul New York Times. Questa volta il sito non è sfuggito all’attenzione dei ricercatori.

Fino a qualche anno fa, gli archeologi erano convinti che l’Amazzonia non avesse ospitato società avanzate fino alla colonizzazione da parte degli europei. Rego Grande costringe a rivedere radicalmente questa convinzione.

Il “cavallo” di Rego Grande

«Stiamo cominciando a mettere insieme il puzzle della storia umana nel bacino amazzonico, e quello che abbiamo trovato in Amapà è assolutamente affascinante», spiega Mariana Cabral, archeologa presso l’Università Federale di Minas Gerais.

La datazione del sito è oggetto di dibattito. Mentre Stonehenge viene collocata tra il 3000 a.C. e il 2000 a.C., Rego Grande si pensa sia stata eretta circa mille anni fa, cinquecento anni prima dell’arrivo degli europei.

Ma il sito potrebbe essere molto più antico. Data la scarsità di informazioni, alcuni esperti hanno invitato alla cautela per non giungere a conclusioni troppo affrettate sulla datazione e il vero scopo del sito.

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