Nazca: scoperti da un team Italiano nuovi significati di linee mai studiate nel deserto peruviano
0Un team di ricercatori italiani ha studiato per la prima volta centinaia di geoglifi finora trascurati: avevano funzione religiosa ma anche molto pratica
I geoglifi “parlano” molto spesso di acqua. E questo non sorprende, visto che sono stati disegnati su uno dei terreni più aridi e secchi al mondo. Masini e Lasaponara hanno scoperto che una spirale tracciata nel terreno si trova molto vicina ai punti in cui l’acqua, proveniente dalle montagne, tornava in superficie. Serviva, forse, a segnalare la presenza della risorgiva. L’acqua era infatti beffarda con i Nazca: “A monte, dove era impossibile coltivare, scorreva in superficie. Mentre in pianura, dove lo spazio per le attività agricole c’era, si infiltrava e spariva per la porosità del terreno. I Nazca conoscevano bene questi punti, che noi abbiamo individuato grazie alla tecnologia satellitare e alla geofisica”. E con il tempo hanno imparato a conoscere e gestire il territorio individuando aree meno esposte agli huaicos, dove fu disegnata la maggior parte delle linee, spiega Lasaponara.
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