LUCI SISMICHE: REALTA’ (poca e oggetto di studio), LEGGENDA (molta) E MISTIFICAZIONI (a bizzeffe)

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Quello delle luci sismiche (dette che luci telluriche) è un argomento ancora molto controverso, solo di recente gli scienziati di tutto il mondo hanno confermato la possibilità che prima, durante o dopo un grande evento geologico come un forte terremoto o un’eruzione vulcanica possano apparire nel cielo o anche sulla terra delle particolari manifestazioni luminose atipiche. Quelle che gli inglesi chiamano “Eartquake lights” o EQL e che sembra siano state  fotografate per la prima volta negli anni ’60, durante lo sciame sismico di Matsushiro in Giappone tra il 1966 ed il 1967.

La prima vera foto di luci sismiche (1966)

Il fenomeno è stato approfondito da Friedemann Freund, un professore di fisica della San Jose State University , ricercatore presso il Centro di Ricerca Ames della NASA. Freund non da una definizione precisa di luce sismica ma descrive varie forme e colori di queste manifestazioni luminose, da piccole fiamme bluastre che si sviluppano dalla terra fino all’altezza delle caviglie, fino a sfere luminose fluttuanti nell’aria per diversi minuti oppure bagliori simili ai fulmini. Una tipologia così variegata offre spunti per diverse interpretazioni.

Spesso alcuni fenomeni meteorologici atipici vengono scambiati per luci sismiche

Sono infatti moltissime le testimonianze visive e fotografiche di quelle che si ritiene possano essere state luci sismiche ma il più delle volte si tratta di fenomeni meteorologici che nulla hanno a che fare con l’evento geologico. Ma al di la di quello che crediamo di aver visto in una foto o in un filmato di youtube, le luci sismiche esistono realmente e vengono prodotte dallo stress tettonico causato da un terremoto. In questi video realizzati durante il terremoto di Mw 7.9 del novembre 2016 in Nuova Zelanda, sono ben evidenti lampi verso l’Oceano Pacifico ( quindi non generati da esplosioni di trasformatori di corrente), che potrebbero essere interpretati come possibili luci sismiche.

Ci sono varie teorie sulla loro formazione, dalla ionizzazione dell’ossigeno causata dalla rottura di legami perossidici all’interno di alcuni tipi di rocce fino alle piezolettricità, ovvero la capacità di alcuni materiali come il quarzo di produrre corrente se compressi, in sostanza quello che avviene in alcuni tipi di accendigas di casa. La teoria più recente tira in ballo l’attrito tra i piani di faglia e la fratturazione delle rocce che sarebbe in grado di generare dei campi elettromagnetici, un fenomeno già noto in passato come triboluminescenza.

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