La sconfitta della polio e la vittoria della ricerca e dei vaccini
Il virus-incubo del secolo scorso è quasi del tutto debellato: ma è oggetto di studi, in molti laboratori, per sviluppare vaccini contro nuovi incubi di questo secolo.
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La poliomielite è una malattia provocata da un virus, il poliovirus nella foto, che si trasmette per via oro-fecale (respiratoria e fecale). Nove volte su dieci non dà alcun sintomo; in circa il 10% dei casi provoca soltanto febbre, ma in un caso ogni 250 causa una paralisi irreversibile. Se il virus colpisce i muscoli della respirazione l’infezione può essere mortale, oppure può costringere il malato a vivere attaccato a un polmone d′acciaio.
La microbiologa Julie K. Pfeiffer, del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas, è allo stesso tempo pioniera e portavoce (sulla rivista PLOS Pathogens) della ricerca di base su una malattia definita oggi (quasi) eradicata, la poliomelite, una malattia virale altamente contagiosa (per via oro-fecale), causata dal cosiddetto poliovirus (una delle quattro specie di Enterovirus), la cui strategia può essere paragonata a quella di altri virus che proliferano oggi, come l’ebola (Ebolavirus), lo zika (Zikv) e alcuni virus dell’influenza.
Le analogie delle nuove piaghe moderne con il poliovirus hanno fatto di quest’ultimo l’involontario candidato ideale della ricerca scientifica, complice il fatto che del poliovirus si conosce ormai tutto o quasi. Nel 1981 è stato infatti reso pubblico il genoma di un poliovirus, e da quel momento l’Enterovirus è uno dei meglio caratterizzati per lo studio della biologia dei virus a RNA (che utilizzano cioè l’RNA come materiale genetico).
Con precedenti ricerche la Pfeiffer aveva già dimostrato con quale meccanismo il poliovirus si “attacca” ai batteri per garantirsi la migliore diffusione possibile (ossia la trasmissione dell’infezione). Grazie al suo lavoro si è scoperto come, per infettare l’essere umano, molti virus entero- (intestinali) sfruttino la popolazione di batteri intestinali, come nel caso del Norovirus, uno dei principali agenti di gastroenteriti acute non batteriche.
Jonas Salk, l’eroe della medicina sche scoprì il vaccino antipolio: vedi su Focus lo speciale dedicato a Salk.