La meravigliosa leggenda del soffione
Spontaneo, Curativo, Resistente, simbolo di resilienza: anche se lo calpesti torna in piedi
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Il soffione è un fiore perenne, tipico dei climi temperati, che cresce spontaneamente praticamente ovunque: sul ciglio delle strade, ai margini dei campi coltivati, nei prati,di zone pianeggianti, collinari e montuose, fino a un’altitudine di circa 2000 metri. Si riproduce in maniera talmente rapida da invadere i terreni coltivati, tanto che, soprattutto in passato, il tarassaco era considerato, una pianta infestante da estirpare.
Data la sua spontaneità e ubiquità, sembrerebbe un fiore di scarso pregio, invece il soffione ha moltissime proprietà medicinali e un profondo significato simbolico, evocativo e multiforme. Gli sono stati attribuiti poteri magici e ha ispirato più di una leggenda.
Il nome soffione deriva dalla particolare caratteristica che lo contraddistingue: dopo la sfioritura, infatti, i semi si raccolgono in una sfera piumosa simile a un pon pon, pronti a disperdersi al primo soffio di vento. Simili a paracaduti, volano nell’aria attaccati a piccoli ombrellini.
Tutti, almeno una volta nella vita,abbiamo soffiato su questo fiore, magari nella speranza che si realizzasse un nostro desiderio.
Il soffione è chiamato anche tarassaco, o dente di leone, per la forma seghettata e dentellata delle sue foglie, o ancora piscialletto, per le sue proprietà diuretiche. Fiorisce ogni anno in primavera, producendo dei bellissimi fiori gialli, molto resistenti e amatissimi dalle api, che ne succhiano il nettare da cui si ricava il pregiato miele di tarassaco.
Soffione, il significato
Nel linguaggio dei fiori, il soffione simboleggia la forza, la speranza e la fiducia.
Si narra che Teseo mangiò per 30 giorni di fila solo denti di leone allo scopo da diventare abbastanza forte da affrontare e sconfiggere il Minotauro.
In passato, applicando la cosiddetta ‘teoria delle Segnature’, si riteneva che il soffione avesse il potere di curare l’itterizia. Secondo questa teoria, ogni pianta o frutto rispecchia nella forma o nel colore quella parte o quell’ organo del corpo umano che è destinata a curare.
Quindi, i fiori gialli del tarassaco, per segnatura del colore, erano idonei a curare l’ittero e i disturbi del fegato. Oggi sappiamo che effettivamente il tarassaco è utile nella cura del fegato, anche se il motivo non risiede nel colore dei fiori.
Il soffione è legato all’idea del distacco e del viaggio. I semi di questo fiore sembrano rappresentare perfettamente le fasi del ciclo della vita che ognuno di noi è destinato a compiere.
Inizialmente i semi sono legati al pappo, la loro appendice soffice, e sembra non vogliano staccarsene. Poi pian piano si lasciano trasportare dal vento, dapprima timorosi, man mano sempre più impavidi, pronti a intraprendere un nuovo viaggio, a sperimentare nuove avventure.
Superata la paura iniziale, si lasciano andare al flusso della vita, curiosi di nuove scoperte, pronti a generare nuova vita.
Il loro percorso rappresenta una metafora perfetta della vita di ognuno di noi: per poter fiorire, ciascuno deve staccarsi dalla propria origine, affrontando il proprio viaggio senza paura, pronto a lottare contro le intemperie e a cogliere ogni opportunità.
Un altro significato del soffione è rappresentato dall’infanzia e dall’innocenza.
Sono soprattutto i bambini, infatti, a soffiare su questo fiore disperdendone i semi. In questo caso, il simbolismo non ha un significato negativo, ad indicare qualcosa che si è perduto per sempre, ma piuttosto una connotazione positiva legata al ricordo di un bel passato e quindi , alla speranza di un futuro altrettanto roseo.
Il soffione rappresenta la gioia e la spensieratezza tipica dell’infanzia, che dobbiamo recuperare e riscoprire nell’età adulta.
Questo fiore inoltre è sempre stato collegato alla prosperità e alla fortuna. In passato, si usava aggiungere un dente di leone al bouquet della sposa, nella convinzione che portasse ricchezza e fortuna alla coppia.
Il ciclo del soffione ha rappresentato anche l’alternanza tra giorno e notte, sole e luna. Inizialmente, il dente di leone è giallo e dorato, proprio come il sole. In seguito si trasforma in una candida sfera simile alla palla lunare.
Infine, al soffione sono stati attribuiti poteri magici. Si credeva che fosse in grado di aumentare la capacità psichica delle persone.
Si riteneva anche che strofinandosi addosso questo fiore permettesse di essere accettati e ben voluti da tutti. Anche le streghe mettevano in atto questa pratica, frizionandosi il corpo col dente di leone, al fine di farsi accettare dalle persone.
Ma soprattutto il soffione veniva considerato una sorta di ponte in grado di mettere in collegamento con gli spiriti dell’aldilà.
Soffione, disegno
Per la sua bellezza e per il suo affascinante simbolismo, il soffione costituisce uno dei disegni più popolari e diffusi tra i tatuaggi.
Spesso viene raffigurato in un modo particolare: i semi che si staccano dal fiore si trasformano in uccelli, ad indicare soprattutto la libertà, la possibilità di un nuovo inizio e la voglia di ricominciare.
Solo se riusciamo a liberarci di alcune schiavitù che ci legano al passato saremo in grado di spiccare il volo. Solo staccandoci da alcuni ricordi o da abitudini e schemi mentali che ci intrappolano come in una gabbia, riusciremo a sperimentare una libertà autentica e a compiere il viaggio della vita.
Gli uccelli rappresentano anche la rinascita, la capacità di ricominciare, rialzandosi dopo una difficoltà e trasformando gli eventi negativi in nuove opportunità.
Citazioni e versi sul soffione
Come detto, il soffione incarna prepotente la possibilità di rinascita e l’idea del cambiamento. C’è una frase, molto esplicativa, tradizionalmente associata a questo fiore : “Ogni respiro è una seconda possibilità”.
Il dente di leone è citato da poeti e scrittori, e di volta in volta ognuno ne sottolinea un particolare aspetto.
Nel suo libro “Le Fate dei Fiori – Il Libro delle Bambine” , ad esempio, la scrittrice Cicely Mary Barker sottolineava la bellezza e la forza di questo fiore:
“Guardate le mie foglie dentellate,
soffiate le lancette del soffione
guardate, fra le siepi, le mie ondate,
guardate il prato, il sentiero,
guardatemi in giardino, allegro e fiero!
Raccoglietemi pure: io cresco ancora,
senza chieder permesso né scusarmi,
che fate con le vostre zappe, allora?
Non riuscirete mai ad estirparmi!
Nessuno mi può fare impressione,
perché io sono il Dente di Leone!”
Anche Emily Dickinson, straordinaria poetessa statunitense della seconda metà dell’Ottocento, ha dedicato dei versi al soffione. In una poesia ne sottolineava il significato positivo di rinascita, di primavera che trionfa sull’inverno:
“Il pallido Gambo del Dente di Leone
stupisce l’Erba e l’Inverno d’un tratto diventa
un infinito Ahimè
sul gambo si leva un’inusitata Gemma e poi un chiassoso Fiore
il Proclama dei Soli
che la sepoltura è finita.”
In un’altra invece veniva fuori tutto il pessimismo e il temperamento malinconico della poetessa. In quest’altro componimento la vita del soffione è colta nella sua caducità e drammaticità, così com’è fugace e tragica la vita dell’uomo:
“Il piccolo Etereo Cappuccio
Poggiato sulla Testa –
Modisteria flessibile
Di un Dio sagace –
Fin quando scivola via
Un nulla alla volta –
E il Dramma del Soffione
Si estingue in uno stelo.”
Anche il poeta Walt Whitman ha dedicato dei versi al soffione, nella sua poesia ‘Il primo Dente di Leone’, a sottolineare la bellezza, la gioia e l’imperturbabilità di questo fiore.
“Semplice, fresco, gentile emergendo sul finir dell’inverno,
quasi mai non vi fossero stati artifici di moda, affari, politica,
dall’angolo solatio, annidato nell’erba – dorato, innocente, come l’alba tranquillo,
il dente di leone, il primo di questa primavera, ci mostra il suo volto fidente.”
Il soffione e il desiderio
Il soffione è stato sempre profondamente connesso all’idea del desiderio.
Si dice che soffiando energicamente sul pappo del fiore, se si riesce in un sol colpo a disperderne tutti i semi, il desiderio espresso si realizzerà. Gli innamorati erano e sono soliti affidare a questo fiore la realizzazione di tutti i loro sogni amorosi.
Secondo un’altra usanza, il soffione veniva utilizzato come un vero e proprio oracolo, cui rimettere la determinazione temporale del verificarsi di un determinato evento.
Si interrogava il soffione su quanti giorni, mesi o anni ci volessero affinché un determinato desiderio venisse esaudito. Quindi si soffiava.
Il numero di soffi necessari a disperdere tutti i semi ci avrebbe dato la risposta di quanti giorni, mesi o anni ci avrebbero separato dall’evento auspicato.
Soffione, la leggenda
Secondo una leggenda irlandese, la corolla del soffione è la dimora delle fate, un tempo erano libere di scorrazzare nei prati. Quando la terra era abitata solo da gnomi, elfi e fate, queste creature vivevano liberamente nella natura.
L’arrivo dell’uomo li costrinse a rifugiarsi nei boschi.
Ma le fate avevano dei vestiti troppo sgargianti per riuscire a mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Per questo motivo, furono costrette a trasformarsi in denti di leone, mantenendo però la loro fierezza.
Anche se calpestato dall’uomo,infatti, il soffione torna sempre in posizione eretta.
Tarassaco, proprietà curative
La parola tarassaco deriva dal’unione di due parole greche (taraké, che vuol dire agitazione, confusione, turbamento) e akos (rimedio).
Già dal significato etimologico si evince che il tarassaco o dente di leone o soffione è un rimedio depurativo e calmante per l’organismo. Il tarassaco ha infatti innumerevoli proprietà, e trova impiego in fitoterapia e in omeopatia, sotto forma di capsule, sciroppi e tintura madre.
Risulta particolarmente indicato nella cura del fegato e nel trattamento delle affezioni della pelle. Tra le sue proprietà medicinali, ricordiamo le principali:
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drenanti
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depurative (trattamento di verruche e dermatiti)
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disintossicante di cistifellea, fegato e sangue
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diuretiche
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coleretiche (favorisce la produzione di bile)
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colagoghe (favorisce l’espulsione della bile e il corretto funzionamento del fegato)
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aperitive e digestive
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toniche e stimolanti
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antiossidanti