I ghiacci in Groenlandia si sciolgono sempre più velocemente: a rischio 150 milioni di persone

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I ghiacci in Groenlandia si sciolgono sempre più velocemente: a rischio 150 milioni di persone

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I ghiacci della Groenlandia si sciolgono sempre più velocemente, ma un nuovo studio rivela che questo fenomeno potrebbe accelerare l’aumento del livello del mare.

Anche a causa dei gas serra immessi nell’atmosfera dall’attività umana, tra cui l’anidride carbonica, il ghiaccio della nostra Terra si sta sciogliendo a ritmi sempre più elevati. Ciò avviene perché i gas serra tendono a “trattenere il calore”, facendo aumentare le temperature.

Diverse sono le cause che stanno portando all’aumento del livello del mare ma a destare più preoccupazione è lo scioglimento dei ghiacci nei luoghi dove questi ultimi sono sempre stati abbondanti: in Antartide e in Groenlandia. Il loro scioglimento infatti fa sì che le acque finiscano nell’oceano.

Secondo uno studio condotto dall’American Geophysical Union la fusione dei ghiacci della Groenlandia contribuisce all’innalzamento del livello del mare con circa 270 miliardi di tonnellate di acqua all’anno.

La fusione di uno strato di ghiaccio può avvenire dalla superficie dei ghiacciai, ad esempio a causa dell’aumento della temperature dell’aria e della luce solare. Queste ultime riscaldano lo strato superiore facendo sciogliere le imponenti montagne di ghiaccio. Ma può anche accadere che i le piattaforme di ghiaccio vengano corrose al loro interno a causa della presenza di acqua più calda e finiscano a vagare per gli oceani sotto forma di iceberg.

La roccia che si trova sotto lo strato di ghiaccio non è piatta ma presenta delle ondulazioni che salgono e scendono, modificando la connessione acqua-ghiaccio-terra. Per gli scienziati è importante sapere cosa accade alla roccia per poter meglio prevedere il collasso del ghiaccio e l’innalzamento del livello del mare.

Lo studio della American Geophysical ha esaminato immagini ad alta risoluzione degli strati che si trovano sotto ai ghiacci della Groenlandia, in un ghiacciaio chiamato Sermeq Kujalleq o Jakobshavn Isbræ. Attraverso dei sensori che misurano la gravità è stato possibile studiare il sottosuolo con maggiore precisione rispetto al passato.

È emerso così che la depressione al di sotto dei ghiacci fosse molto più profonda di 300-400 metri di quanto stimato finora.

Una situazione tutt’altro che rassicurante visto che la sorte dei ghiacci della Groenlandia è po’ lo specchio di ciò che accade alla Terra a causa dei cambiamenti climatici. Purtroppo, una volta che la calotta glaciale della Groenlandia inizierà a sciogliersi a ritmi ancora più elevati, il procersso sarà inarrestabile, con le conseguenze ormai tristemente note.

Basti pensare che oggi circa 150 milioni di persone vivono a un metro dal livello del mare. Ormai la questione non riguarda più il “se” ma il “quando”.

Francesca Mancuso

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