Trovato l’accordo per la semina: è salva la fioritura di Castelluccio
Si ripeterà una delle caratteristiche più affascinanti del paesaggio umbro: la semina delle lenticchie e delle altre sementi carattteristiche dell’Altopiano
tratto da www.globalist.it
È una delle caratteristiche più belle e affascinanti del paesaggio umbro. E ora è salva. Si tratta della famosa semina delle lenticchie a Castelluccio. Potranno passare e seminare. E questa è la buona notizia per tutta l’Umbria. Perché l’accordo è stato trovato e stretto e la semina della lenticchia è al sicuro.
È arrivato in un incontro alla Regione Umbria, convocato dalla presidente Catiuscia Marini, vice commissario alla ricostruzione, alla presenza degli assessori Fernanda Cecchini e Giuseppe Chianella, di rappresentanti della Provincia di Perugia, di Coldiretti Umbria e degli agricoltori di Castelluccio. Il programma del trasferimento delle macchine agricole sarà stilato in un vertice in Prefettura, ma l’obiettivo è di farle salire attraverso la galleria di Forca Canapine entro sabato.
Il punto principale su cui è stata trovata l’intesa è la concessione agli agricoltori di transitare ogni giorno con le proprie auto attraverso la strada provinciale 477, alle 7 e alle 19.30, accompagnati dalla Protezione civile. Chi invece deciderà di pernottare a Castelluccio, avrà a disposizione le due strutture ancora agibili.
“Abbiamo di fronte due obiettivi” – ha spiegato la presidente e vice commissario alla ricostruzione, Catiuscia Marini – . “Uno è quello di consentire, nel limite del possibile e senza mettere a rischio l’incolumità degli operatori, la semina della lenticchia. L’altro è quello di riavere aperta, se possibile entro la prossima estate e dunque entro la prossima fioritura dei Piani di Castelluccio, la strada che da Norcia ha sempre collegato la frazione. Per questo secondo obiettivo, abbiamo chiesto ed ottenuto che la Provincia di Perugia, coadiuvata laddove necessario dai tecnici della Regione, mettesse subito in cantiere sia i lavori di prima emergenza, che prevedono il disgaggio dei massi pericolanti, che quelli di sistemazione definitiva della piano stradale che in alcuni tratti è stato completamente distorto dalla violenza dei terremoti. Il cantiere è ormai avviato e dunque in questo quadro va trovata una soluzione, assolutamente limitata, provvisoria ed in emergenza, che consenta agli agricoltori si spostarsi da Norcia, dove sono temporaneamente alloggiati, fino a Castelluccio”.