L’EVEREST STA CONTINUANDO AD ABBASSARSI? UNA SPEDIZIONE PER SCOPRIRLO
Il terremoto che due anni fa ha devastato il Nepal, spostando la posizione della capitale di ben tre metri, avrebbe avuto degli effetti significativi anche sul Monte Everest.
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Dopo le scosse in Nepal della primavera 2015, secondo i dati satellitari, alcune zone di Himalaya e Tibet sono calate di oltre un metro.
Tuttavia, l’Everest è ancora la montagna più alta del mondo. Ma la sua vetta si trova ancora a 8.848 metri d’altezza?
L’India ha annunciato una spedizione per verificare se – come sostengono i nepalesi – la cima del mondo si è abbassata di qualche centimetro dopo il doppio terremoto del 25 aprile e del 12 maggio 2015 (rispettivamente di magnitudo 7.8 e 7.3) che provocò più di 8 mila vittime.
L’ipotesi è suffragata dai dati registrati dai satelliti americani che alcuni giorni dopo le scosse misurarono un abbassamento dell’Himalaya centrale e di una fascia in Tibet di ben 120-150 centimetri, mentre l’area intorno a Kathmandu, la capitale del Nepal vicina alla zona dell’epicentro, si è alzata di un metro e mezzo.
Il sisma del 2015
L’area in cui si è scatenato il terribile sisma (7.8 di magnitudo) era considerata da tempo ad altissimo rischio. Il motivo era che da varie centinaia di anni la terra era immobile in un’area dove invece è in atto uno scontro geologico titanico.
Qui la placca indiana viaggiando verso nord alla velocità di cinque centimetri all’anno scivola sotto la placca euroasiatica sollevandola. Così è nata anche la catena dell’Himalaya.
Il Nepal si è alzato di un metro e mezzo, l’Himalaya centrale e una fascia in Tibet si sono abbassate di 120-150 centimetri. Sono i dati raccolti dai satelliti della Nasa nei giorni seguenti al terremoto di 7,8 gradi Richter del 25 aprile.
Dopo la scossa di 7,3 gradi di martedì 12 maggio il suolo si è invece sollevato di 70 centimetri nella zona a est di Kathmandu dove c’è stato l’epicentro.