Il clima caldo nel periodo medioevale: le diatribe scientifiche sono ancora in atto
Le temperature raggiunsero valori analoghi a quelli raggiunti negli ultimi recenti decenni, ma la colpa non poteva essere dell’uomo
in redazione Col. Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it
Nel primo millennio dopo Cristo le temperature, pur rimanendo gradevoli, scesero gradualmente fino a toccare un valore minimo intorno al 900 D.C. Ma poi la temperatura del pianeta subì un brusco rialzo, il più forte dopo quello dell’Optimum climatico di 4000-6000 anni fa. Notevole anche la durata dei questa “fase calda”: dal 900 al 1300 D.C. ovvero durante tutto quel periodo storico conosciuto come Medio Evo.
Fig.1 – Andamento temperatura negli ultimi 1000 anni
Per ricostruire la temperatura nel Periodo Caldo Medioevale sono stati usati più di 1000 anelli di accrescimento degli alberi, carote di ghiaccio, coralli, sedimenti ed altri tipi di proxy di entrambi gli emisferi onde ricostruire una mappa globale del cambiamento di temperatura negli ultimi 1500 anni (Mann 2009)
Comunque il brusco rialzo termico medioevale fu intorno +0.6 °C, ovvero confrontabile con il rialzo termico che la terra sta esperimentando negli ultimi recenti decenni. Per questo motivo il periodo caldo medioevale è stato ed è fonte di acceso dibattito tra i paleoclimatologi.
Il motivo della diatriba si può intuire ed è racchiuso in 2 semplici domande:
-
quale causa naturale può avere provocato un simile riscaldamento, visto che la colpa di quella fase calda non può essere addebitata alle attività umane?
-
Non potrebbe tale causa essere quella stessa che sta arroventando oggi il pianeta