Arsia Mons è il vulcano più meridionale dei tre vulcani che costituiscono i Tharsis Montes, in prossimità dell’equatore, ad ovest delle Valles Marineris.
Si è formato nel corso di miliardi di anni con eruzioni ogni 1 – 3 milioni di anni ma il suo ciclo evolutivo è ancora sotto indagine.
Si ritiene, che la più recente attività vulcanica abbia avuto luogo nella caldera più alta a forma di ciotola, dove sono state identificate 29 bocche vulcaniche.
“Stimiamo che il picco di attività, sulla sommità di Arsia Mons, si sia verificato 150 milioni di anni fa, durante il periodo giurassico terrestre e poi si sia estinto nello stesso periodo dei dinosauri [Cretaceous–Paleogene]“, ha spiegato nel comunicato Jacob Richardson, ricercatore del Goddard Space Flight Center della NASA.
“E’ possibile, però, che una o due bocche vulcaniche siano rimaste attive negli ultimi 50 milioni di anni, che è molto recente in termini geologici“.
La caldera ha un diametro di 110 chilometri ed è molto profonda.
I ricercatori ne hanno esaminato le caratteristiche grazie alle immagini ad alta risoluzione della Context Camera a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO): dopo aver mappato i confini delle colate laviche da ciascuna delle 29 bocche, è stata determinata la stratigrafia, o stratificazione, dei flussi. Inoltre, tramite il metodo della “conta dei crateri” si cercato di datare le diverse colate laviche.
Dopodiché questi dati sono stati dati in pasto ad un software studiato ad hoc da Richardson e dai colleghi della University of South Florida:
i modelli hanno mostrato che i flussi più antichi risalgono a circa 200 milioni di anni fa, mentre quelli più giovani tra i 10 ed i 90 milioni di anni fa, molto probabilmente circa 50 milioni di anni fa.
La simulazione ha anche stimato il volume per ogni colata lavica:
al loro picco a circa 150 milioni di anni fa, le bocche di Arsia Mons devono aver prodotto in tutto da 1 a 8 chilometri cubi di magma circa, ogni milione di anni.
“Pensate ad un rubinetto che perde lentamente magma“, ha commentato Richardson.