Etna, forte esplosione freatica sul fronte lavico: 10 feriti lievi tra vulcanologi e turisti
tratto da www.cataniatoday.it
Intorno alle 11.30 di stamane si è verificata all’improvviso una esplosione freatica, dovuta allo scontro tra la neve e la massa lavica incandescente, in prossimità dell’area dell’attuale teatro eruttivo a circa 2.900 metri d’altitudine nella zona di Torre del Filosofo, versante Etna-Sud. “Sul posto era presente una squadra di almeno 3 vulcanologi dell’Ingv di Catania, spiegano dalla sala operativa etnea, impegnati in una ricognizione sul teatro eruttivo. Tra i feriti c’è il nostro vulcanolgo Boris Boris Behncke”.
Un’esplosione freatica si verifica di solito quando il magma riscalda terra o acque di superficie (in questo caso la neve presente al suolo). La temperatura estrema del magma (da 500°C a 1.200 °C) provoca l’evaporazione quasi istantanea dell’acqua in vapore, con conseguente esplosione di vapore, acqua, cenere, roccia e bombe vulcaniche
La nuova eruzione ha attirato come sempre numerosi turisti in alta quota e tra i presenti c’era anche il presidente del Club Alpino Italiano di Catania, Umberto Marino. “Mi trovavo a bordo di un gatto delle nevi diretto al fronte lavico e ad un certo punto abbiamo visto la gente che tornava indietro ferita. Abbiamo cercato di dare una mano portando a bordo chi aveva qualche difficoltà dovuta allo stordimento. I massi lanciati in aria sono caduti all’improvviso, colpendo in testa o nel corpo chi si trovava più vicino. Non mi risulta al momento nessun caso particolarmente grave”.
I feriti sono in tutto 10, soltanto sei saranno ricoverati negli ospedali di Catania e Acireale, ma le loro condizioni, comunque, non sarebbero gravi. Tra loro, come abbiamo scritto, anche un vulcanologo dell’Ingv di Catania, Boris Behncke. “Io stesso ho ricevuto una piccola ferita in testa – scrive su Facebook – però sto bene”. L’esplosione è avvenuta nei pressi della zona “Belvedere” a 2700 metri di quota. Per tutti solo qualche escoriazione, nessun trauma grave.“
Ecco lo stato, estremamente rassicurante per fortuna, pubblicato dallo stesso Boris sul suo profilo facebook intorno alle 14.25 del 16 marzo 2017