Creata in Italia una retina artificiale per restituire la vista!

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Una retina artificiale per restituire la vista

La retina artificiale organica dell’Iit ha restituito capacità visive ad animali ciechi, ponendo basi concrete per la sperimentazione umana già entro il 2017
di Mara Magistroni
www.wired.it

Ridare la vista a chi l’ha persa non sembra più un obiettivo tanto lontano. Il progetto italiano della retina artificiale sta infatti dando importanti risultati: un’equipe multidipartimentale di ricercatori – dall’Istituto italiano di tecnologia (Iit), in particolare del Centro di neuroscienze e tecnologie sinaptiche (Nsyn) e Centro di nanoscienze e tecnologie (Cnst), al dipartimento di Oftalmologia dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), Innovhub-Ssi Milano e l’Università dell’Aquila – ha restituito capacità visive a animali ciechi grazie all’impianto di un dispositivo organico altamente biocompatibile che converte gli stimoli luminosi in segnali elettrici per il cervello.

I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Materials.

La retina è la struttura dell’occhio che ci consente di vedere: è costituita da fotorecettori (coni e bastoncelli) cioè da cellule che captano i segnali luminosi e li trasformano in impulsi elettrici che vengono trasmessi al cervello. Se la retina viene danneggiata, per esempio a causa di malattie come la retinite pigmentosa o la degenerazione maculare, si perdono le capacità visive.

L’obiettivo del progetto della retina artificiale è quello di realizzare un dispositivo in grado di sopperire alla mancanza di fotorecettori funzionanti, utilizzando materiali sensibili alla luce e in grado di condurre elettricità, ma che siano anche compatibili con i tessuti biologici.

Il nuovo approccio “rappresenta un’importante alternativa ai metodi utilizzati fino ad oggi per ripristinare la capacità fotorecettiva dei neuroni”, spiega Fabio Benfenati, direttore del Centro Iit-Nsyn di Genova.

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