IL NORD ATLANTICO POTREBBE DAVVERO RAFFREDDARSI REPENTINAMENTE IN 10 ANNI PRIMA DELLA FINE DEL SECOLO

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IL NORD ATLANTICO POTREBBE DAVVERO RAFFREDDARSI REPENTINAMENTE IN 10 ANNI PRIMA DELLA FINE DEL SECOLO

I climatologi dicono che c’è una probabilità di quasi il 50% che il mare del Labrador nel Nord Atlantico possa raffredddarsi rapidamente nello spazio di un solo decennio entro il 2100.
Redazione Blue Planet Heart
Tratto da climatenewsnetwork.net

Per migliaia di anni, le zone dell’Europa Nord-Occidentale hanno goduto di un clima intorno a 5°C più caldo rispetto a molte altre regioni situate alla stessa latitudine. Ma una nuova ricerca scientifica mostra che questo potrebbe cambiare molto presto e molto più velocemente di quanto ritenuto possibile.

I climatologi che hanno esaminato di nuovo la possibilità di grandi cambiamenti climatici all’interno e nelle zone limitrofe dell’Oceano Atlantico, un team ormai permanente di ricercatori, affermano che c’è una probabilità di quasi il 50% che un settore chiave del Nord Atlantico potrebbe raffreddarsi improvvisamente e rapidamente, nellospazio di un solo decennio, prima della fine di questo secolo.

Questa è una prospettiva molto più netta e preoccupante di quanto anche il peggiore scenario scientifico avesse proposto finora, che non valutava l’arresto della corrente Atlantica per diverse centinaia di anni almeno .

Cambiamenti climatici estremi

Uno scenario ancora più drastico (ma fortunatamente fittizio) è stato oggetto del film USA del 2004 The Day After Tomorrow , che ha evidenziato, con una fase temporale accelerata per esigenze cinematografiche, l’interruzione della circolazione del Nord Atlantico che porterebbe al raffreddamento globale e una nuova era glaciale.

Per valutare il rischio di cambiamenti climatici estremi, i ricercatori dell’Environnements et Paléoenvironnements Océaniques et Continentaux laboratory (CNRS/University of Bordeaux, France) , e dell’Università di Southampton, nel Regno Unito, hanno sviluppato un algoritmo per analizzare i 40 modelli climatici considerati dall’IPCC nel Quinto Rapporto di Valutazione .

I risultati da parte del team britannico e francese, pubblicati su Nature Communications, in netto contrasto con l’IPCC, mettono la probabilità di un rapido raffreddamento del Nord Atlantico nel corso di questo secolo a un valore di quasi il 50%.

Gli attuali modelli climatici prevedono un rallentamento della meridional overturning circulation (MOC) nota anche come la circolazione termoalina , che è il fenomeno che, dietro il più familiare nome “Corrente del Golfo”, trasporta il calore dalla Florida fino alle coste europee. Se avvenisse questo rallentamento, potrebbe portare a una drammatica interruzione senza precedenti del sistema climatico dell’Oceano Atlantico settentrionale.

Nel 2013, sulla base di 40 proiezioni modellistiche di cambiamento climatico, l’IPCC ha giudicato che questo rallentamento dovrebbe avvenire gradualmente, spalmato per un lungo periodo. I suoi risultati hanno suggerito che un veloce raffreddamento del Nord Atlantico nel corso di questo secolo, era improbabile .

Ma gli oceanografi Europei hanno anche riesaminato le 40 proiezioni dei modelli, concentrandosi su un punto critico nel nord-occidentale del Nord Atlantico: il mare del Labrador .

Le temperature delle acque superficiali del Mare del Labrador possono precipitare in inverno, aumentando la loro densità e facendole affondare. Questo sposta le acque profonde, che portano con loro il calore mentre salgono verso la superficie, impedendo la formazione di calotte di ghiaccio.

L’algoritmo sviluppato dai ricercatori anglo-francese è in grado di rilevare variazioni di temperatura della superficie del mare rapidamente. Con essa hanno scoperto che sette dei 40 modelli climatici che stavano studiando hanno predetto un arresto totale della convezione, che porta al raffreddamento brusco del Mare del Labrador da 2°C a 3°C in meno di 10 anni. Questo a sua volta ridurrebbe drasticamente le temperature costiere del Nord Atlantico.

 

Goccia del Nord Atlantico

Ma siccome solo una manciata di modelli supportano questa proiezione, i ricercatori si sono concentrati sul parametro critico immettendo la convezione invernale: l’Oceanic Stratification. Cinque dei modelli che hanno incluso la stratificazione hanno un predetto un rapido calo delle temperature del Nord Atlantico.

I ricercatori affermano che queste proiezioni un giorno potranno essere testate con i dati reali dall’international OSNAP project, Overturning in the Sub-polar North Atlantic Program , il cui team avrà l’obbiettivo di ancorare degli strumenti scientifici all’interno del vortice sub-polare

Se le previsioni saranno confermate e le acque del Nord Atlantico si raffredderanno rapidamente nel corso dei prossimi anni, il team dice, con notevole eufemismo, le politiche di adattamento al cambiamento climatico per le regioni che si affacciano sul Nord Atlantico dovranno tener conto di questo fenomeno.

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