ECCO LA RISPOSTA DELL’AERONAUTICA MILITARE ITALIANA A UN COMPLOTTISTA CHE CHIEDEVA SPIEGAZIONI SULLE SCIE… NEL CIELO!
La risposta è dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico e ci è stata postata come commento anonimo sul nostro sito
Redazione Blue Planet Heart
Ormai il fenomeno della bufala delle scie chimiche e dei seguaci di questa specie di movimento settario e delirante cerca di infilarsi in tutti i modi negli ambienti più vicini alla “fonte” delle scie di condensazione ma, come accaduto in questo caso, più ci si rivolge a organi ufficiali, più la scientificità rende davvero vano ogni tipo di attacco o mistificazione della realtà.
La domanda che è stata posta all’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Aeronautica Militare Italiana è stata praticamente la seguente: “Perchè le scie che rilasciano gli aerei sui cieli italiani persistono per ore, da quali composti chimici sono composti?”
E questa è stata la bellissima e stupendamente tecnica risposta della nostra Aeronautica Militare:
“ Buongiorno,
in riferimento alla sua e-mail le spieghiamo quanto segue: le scie che seguono gli aerei in volo sono generate dalla condensazione del vapor d’acqua e sono di due tipi. Le une, durature e visibili anche da lontano, le altre effimere e visibili soltanto da vicino. Quelle brevi ed effimere si formano sulle estremità delle ali e dei timoni e sono dovute alla condensazione rapida dell’umidità propria dell’aria, raffreddata istantaneamente nei due processi di rapida compressione generata dal passaggio del velivolo e nella successiva ancor più rapida espansione che ne segue. (dette trecce di berenice NDR)
Quelle più voluminose e persistenti nel tempo sono dovute al raffreddamento e alla rapida condensazione, su nuclei solidi ionizzati, delle grandi quantità di vapore acqueo presenti nei gas espulsi dai motori a getto. Le nuove generazioni di motori che equipaggiano i moderni aeroplani a reazione, per avere un miglior rendimento termodinamico dato dalla differenza di temperatura tra la camera di combustione e l’ambiente esterno, impiegano miscele di acqua e carburante la cui combustione genera le enormi quantità di vapore acqueo che sono all’origine delle scie. Perché una scia sia visibile da terra e perduri nel tempo tanto da mostrarsi come una nube allungata, l’aereo che la genera deve volare in una fascia dell’atmosfera in cui la temperatura dell’aria sia inferiore a 36 gradi centigradi sotto lo zero e sia presente una quantità opportuna di umidità nell’aria stessa.
2 commenti
Bellissima risposta. Ma sappiamo che i complottari diranno che è falZa. Svegliaaaaaa11!11!1
non importa, tanto sono battaglie perse con loro 😀